Negli ultimi 10 anni il vino da investimento si è rivelato uno dei mercati più stabili e remunerativi di sempre. Scopri come trasformare il vino in un vero e proprio investimento.
Il vino è uno dei pochi investimenti al mondo non soggetto a tassazione sugli utili, poiché considerato un bene deteriorabile
A differenza dei mercati azionari, il vino ha sempre aumentato il suo valore nei periodi di forte crisi finanziaria
Il vino da investimento è un bene tangibile scorrelato da tutti i mercati finanziari, per questo è uno strumento di diversificazione.
Dal 2004 al dicembre 2018, investitori e collezionisti di vino hanno ottenuto rendimenti più alti rispetto a chi ha investito in borsa. Uno degli indici più importanti del mercato dei vini per esempio è cresciuto circa del 500%.
In Italia, i rendimenti da investimenti finanziari sono soggetti a una tassa del 26% (Capital Gain), mentre i rendimenti del vino, essendo un bene deteriorabile, non sono soggetti ad alcuna tassazione.
Scopri gratis come investireIl mercato del vino da investimento esiste da oltre 10 anni. Gli investitori professionisti hanno iniziato a considerarlo dopo aver notato la sua incredibile crescita costante. Non si tratta quindi di un mercato appena nato che può riservare spiacevoli sorprese, al contrario, è tutto ben consolidato.
Per ottenere profitti nel tempo non basta acquistare una qualsiasi bottiglia di vino pregiato. Molti vini pregiati sono costosi ma il loro prezzo è stabile ed è quindi impossibile riuscire a ricavare una plusvalenza. Quindi è opportuno saper identificare i vini che possono avere oscillazioni di prezzo.
Il vino è un bene fisico deteriorabile, per tanto deve essere conservato in apposite cantine, dove temperatura, umidità e posizione della bottiglia seguono regole ben precise. Una conservazione non idonea potrebbe compromettere la qualità del vino, rovinando un processo di invecchiamento che dura anni o decenni.
Non è solo il tipo di vino a determinare il valore di una bottiglia. Bisogna considerare molti altri fattori, tra cui la scarsità della produzione in un determinato anno, la qualità dell'annata, il giudizio dei critici e il prestigio della cantina che lo produce. Trascurare questi fattori potrebbe portare a scegliere un vino sbagliato per l'investimento.
Il vino d'annata, oltre ad essere un buon investimento, è soprattutto un oggetto da collezione. Infatti, investire in vino significa acquistare e conservare fisicamente bottiglie di vino, con la previsione di rivenderle in futuro a un prezzo più elevato.
Per godere di rendimenti importanti è opportuno saper aspettare, poiché la rivalutazione delle bottiglie è strettamente legata al loro invecchiamento.
Il vino ha tutte le carte in regola per diventare uno degli asset più remunerativi di sempre. Questa non è solo la mia opinione: il mercato del vino ha guadagnato l'attenzione di moltissimi investitori e importanti collezionisti.
Questo mercato ha attratto molti investitori anche grazie alla sua stabilità. A tal proposito, molti professionisti hanno deciso di acquistare determinate bottiglie di vino pregiate per una buona diversificazione del portafoglio.
Ho lasciato la mia biografia alla fine perché sicuramente è meno interessante del mercato del vino, ma ora è arrivato il momento di presentarsi.
Sono Massimo Barberi, investitore privato specializzato in investimenti alternativi. Oltre ad essere un appassionato e un intenditore di vini, negli ultimi 20 anni ho fuso questa passione con il mio lavoro.
Da circa 15 anni posso dire di essere quasi ed esclusivamente un "wine investor". Ho iniziato quasi per gioco, ma col tempo l'investimento in vino si è rivelato essere quello più soddisfacente e performante in termini di capitale impiegato.
Sono certo che il mercato dei vini è solamente all'inizio e che i prossimi anni saranno quelli che mi riserveranno le migliori soddisfazioni.
Domande?
info@vinodainvestimento.com