Vino rosso costoso: su quale investire?

Stai per caso cercando un vino rosso costoso per festeggiare un evento importante? Oppure sei solo curioso di sapere quale bottiglia di vino rosso ha il prezzo più elevato? O ancora meglio, sei forse interessato ad investire in vino e cerchi qual è la miglior etichetta su cui puntare per poterla rivendere a prezzi astronomici? Leggendo questo articolo troverai la risposta a ciascuna di queste domande!

Borgogna, la terra del vino rosso costoso

Non ti voglio far attendere oltre e per questo ti dico subito che il vino rosso costoso è principalmente quello prodotto nel territorio francese della Borgogna. In questo luogo, le aziende vinicole sono molto piccole, producono poche bottiglie ogni anno e sono spesso sconosciute al grande pubblico. Ma non passano invece inosservate agli esperti ed intenditori che le conoscono molto bene per la loro eccellenza e rarità.

Il vino rosso più costoso del mondo

E’ proprio nel territorio della Borgogna che troviamo il vino più costoso al mondo cioè il Romanee-Conti Grand Cru prodotto da Domaine de la Romanée-Conti e noto anche con le iniziali DRC. Si tratta di un vino dove una bottiglia standard viene tranquillamente venduta ad un prezzo che spesso oscilla tra i €15,000 e €20,000. Ma questa etichetta può raggiungere valutazioni ben più elevate, basta pensare che ne sono stati venduti diversi esemplari a circa 500,000 dollari in un’asta nel 2018, il valore più alto mai pagato a quel momento per una bottiglia di vino!

Altri vini rossi della Borgogna

Sempre in Borgana, troviamo altri vino rossi noti agli esperti per la qualità e rarità della produzione oltre che per il prezzo astronomico. Tra questi è bene ricordare Musigny Grand Cru del Domaine Leroy, anch’esso con prezzi che mediamenti si possono avvicinare ai 20,000 euro a bottiglia.

Quello che è particolarmente interessante di questo vino è che i prezzi delle ultime annate sono aumentati in modo estremamente significativo. Infatti, si è passati da prezzi medi inferiori ai 10,000 euro degli anni ‘80 a prezzi compresi tra 10,000 e 20,000 euro fino al 2010 circa. Nell'ultimo decennio invece, molte annate sono state vendute anche a 30,000 o 40,000 euro, con il picco per la produzione del 2015 dove ogni singola bottiglia ha un prezzo che raggiunge quasi i 70,000 euro!

Vedremo se questo trend rimarrà anche in futuro.

Altri vini rossi della Borgogna con un prezzo tra i 10,000 e 15,000 euro invece sono Cros Parantoux (Henri Jayer),  Musigny Grand Cru (Domaine Georges & Christophe Roumier) e Chambertin Grand Cru (Domaine Leroy).

Il vino rosso costoso non si trova solo in Borgogna

Se invece iniziamo a considerare vini rossi costosi diversi da quelle della Borgogna ecco che troviamo il Porto, famoso vino fortificato portoghese, nelle bottiglie delle etichette W&J Graham's 'Ne Oublie' Tawny Port e Taylor Fladgate Limited Editions 1863 Single Harvest Port.

Altri vini rossi francesi costosi sono si trovano nelle regione del Rodano con i produttori Domaine Jean-Louis Chave e Marius Gentaz-Dervieux, che sono noti rispettivamente per l’Ermitage 'Cuvée Cathelin' e Cote Rotie Cote Brune. E non può di certo mancare il territorio di Bordeaux, il cuore pulsante del mondo del vino pregiato d’investimento. Tra le bottiglie di costose di vino rosso, spiccano particolarmente i noti Liber Pater, Le Pin e Petrus.

Sono molti i vini pregiati costosi che popolano il mercato mondiale del vino da investimento. Per aiutare ad individuare i più rinomati, ho realizzato un'intero articolo che parla dei principali vini pregiati da investimento.

Come se la cava l'Italia con i vini rossi costosi?

Tra gli italiani invece il vino rosso costoso è rappresentato principalmente dall’Amarone della Valpolicella Classico Selezione DOCG di Giuseppe Quintarelli e dal Barolo Riserva DOCG di Giacomo Conterno Monfortino i cui prezzi, in media, superano sempre i 1,000 euro a bottiglia di annata in annata. Seguono a ruota altri esemplari di grandi vini piemontesi, come Roagna Crichet Paje (Barbaresco DOCG) e Bartolo Mascarello Barolo Riserva (Barolo DOCG), e toscani, come Masseto IGT e Case Basse di Gianfranco Soldera (Brunello di Montalcino Riserva DOCG).

Tutti questi vini sono adatti per realizzare buoni investimenti?

Ti ho parlato di molti vini rossi dal prezzo particolarmente elevato, ma secondo te, rappresentano tutti un buon investimento? Ha senso investire in vini con prezzi così elevati? Beh la risposta è: non sempre!

Spesso questi vini sono così rari e ricercati che il loro prezzo è già molto elevato non appena vengono venduti per la prima volta dal produttore e quindi le percentuali di profitto che puoi fare potrebbero essere addirittura minori rispetto a bottiglie meno blasonate ma che partono da un prezzo inferiore e, in termini percentuali, crescono relativamente di più nel tempo. Non solo, spesso devi tener conto che, anche se volessi farlo, non è praticamente possibile investire in questi vini così ricercati perché non hai accesso alle poche bottiglie prodotte di anno in anno.

Questo è il caso di molti dei vini prodotti in Borgogna che abbiamo visto essere i più costosi, ma ancor di più dei vini americani della California come lo Screaming Eagle della Napa Valley, solitamente venduto tra i 2,000 e 4,000 dollari a bottiglia. Questi vini sono venduti dai produttori tramite mailing list molto ridotte ed esclusive. Chi vuole entrare in queste liste deve attendere mediamente anni perché deve aspettare che qualcun'altro si disinscriva! Purtroppo l’unico modo di fare profitti con i vini californiani è comprarli direttamente dal produttore visto che poi il prezzo schizza subito alle stelle, quindi non avresti nessun vantaggio a comprare il vino sul mercato secondario se vuoi fare profitti nel tempo!